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Il bagarino 2.0

20120404-225939.jpgPer andare a un concerto, ad una partita o simili da sempre ci sono due possibilità: scavalcare i cancelli (con conseguente gita in Pronto Soccorso per procurarsi opportuni trofei di guerra) o scendere a patti col bagarino.
Lui ti guarda, tu guardi lui. Stringi nel pugno i risparmi degli ultimi 6 mesi, pregando e sperando che domanda e offerta trovino un ragionevole compromesso.

Nell’era del decreto salvaquesto e della riforma stringiforte, bisogna pur aggiornarsi. E spopolano in rete portali di “raccolta e rivendita biglietti per eventi”.
Il prezzo non è trattabile, se non tra se stessi e le proprie elucubrazioni mentali.
Paypal ci mette di suo, approcciando lo stile “se usi solo mail e password non è mai successo”.
Senza nemmeno strisciare la carta qualsiasi attesa è azzerata.

Meno di 24 ore dopo il bagarino manda una mail di scuse, annunciando di aver finito i biglietti e che, con calma e per piacere, restituirà la strisciata al mittente. Sia ben chiaro, la calma è quella delle banche che avevano tempo fino a gennaio 2012 per smetterla di impiegare ere geologiche per eseguire un bonifico.

Per la gioia del conto in banca, un DVD e un paio di bibite ghiacciate dovrebbero trasformare un iniziale fallimento in un potenziale successo.

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4 thoughts on “Il bagarino 2.0

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