Ho chiuso il TAG “Vorrei ma non posso” con gli smalti CND Vinylux.
(si ringrazia gbhair.com per la diapositiva)
Mi sono ritrovata un sabato alle 18:20 nel padiglione 36 (leggi: unghie) del Cosmoprof con due shockanti scoperte: la fiera avrebbe chiuso in 10 minuti e le ragazze di CND si mettevano a disposizione per una manicure Shellac o una Vinylux. La prima è la punta di diamante del brand ed è fatta con il loro smalto UV con la tenuta di un gel (21 giorni circa) destinata ad un servizio professionale (leggi: saloni), la seconda è ottenuta con una delle loro ultime novità: uno smalto “classico” con una tenuta di 7 giorni e applicabile senza troppi problemi tra le mura di casa. Non potevo di certo dire di no così ho fissato per attimi che sembravano eterni la brochure con i mille mila colori a disposizione (62, al netto di limited edition).
Non sono la candidata perfetta per le manicure: al Pupa Nail Academy Tour 2012 madda.fashion mi fece una accent manicure deliziosa ma che IL GIORNO DOPO venne via per intero (stile base peel-off, o colla vinilica che dir si voglia). Tuttavia, conoscendo la legge di Murphy, sapevo che un colore “poco portabile” avrei sentito l’esigenza di passare il solvente ancora prima di dare una possibilità a CND. Aggiungiamoci che sono sempre di fretta e molto sbadata e il quadro sarà completo.
Tra un abbraccio e l’altro con Martina, un messaggio su Whatsapp a Pam e sguardi divertiti con Jess che aveva già puntato un viola bellissimo della nuova collezione (e se lo dico io che sono la regina dei quasi-nude!) dico a Bianca: “un rosa ma non troppo nude, qualcosa che vada bene in ufficio lunedì”. Rispetto alla foto, la prima fila e l’inizio della seconda. Senza indugio (credo sognasse una cena e un bagno caldo) mi dice: “Cake Pop!”.
Dopo avermi tolto il sabbiato Essence (04 Gothic Gold) con il Nourishing Remover, un classico solvente con acetone ma arricchito di olio di Macadamia e vitamina E, parte con la prima mano. Il mio sguardo non è dei migliori: il colore è striato e poco coprente. Bianca se ne accorge e mi dice che le mani (!) devono essere 2 + Top Coat (e due goccine di olio per cuticole, il loro SolarOil) e di avere fede. Ho fede e mi ritrovo le mani color Nicki Minaj: bellissime ma riesco a sentirmi gli occhi perennemente addosso, ma mi sa che almeno per quel giorno erano le ciglia di carta Paperself. Qualche altro abbraccio con le amiche-blogger e i 350Km in auto successivi voleranno in un secondo! Entro in casa che è quasi l’una di notte e tento di immortalare il tutto:
Passano 3 giorni e sull’indice c’è una leggera sbeccatura che a causa del colore quasi non si nota. Passo il tempo a toccacciarmi le unghie perchè per quanto ami gli olografici e i sabbiati siano pratici da mantenere, adoro l’unghia liscissima e ben tenuta. Nel frattempo leggo almeno due articoli in cui non si parla bene della tenuta del Vinylux, ma confrontandomi con Jess vedo che siamo sul fronte di “quelle che reggono”: si vede la ricrescita ma il colore è ancora lì dove Bianca lo ha messo.
Ieri, dopo 16 giorni, mi è venuta voglia di cambiare colore e di tirare le somme per questo post…
Per essere un colore applicato da più di 2 settimane mi aspettavo molto peggio. Mi armo di barattolino levasmalto e… non viene via. Sfrego con più insistenza, come con i colori glitterati e affini e… non viene via. Insisto ancora un po’ e… il colore diventa “molliccio”, grattandolo si leva ma decido di non insistere perchè mi resta l’unghia a righe e visibilmente maltrattata.
Questa mattina mi armo di santa pazienza e intingo un batuffolo di cotone nel barattolino fino a farlo impregnare. Per riuscire a togliere il colore bisogna premere sull’unghia ma santo-acetone-subito rimuove tutto. Il mio solvente acetone-free Lidl assiste sul lavandino alla scena senza riuscire a nascondere il senso di diludendo, per dirla alla Bastianich.
In pillole:
- Non serve base (evviva!): mettendola il colore non farebbe presa
- Richiede 2 passate, ma il tempo di asciugatura totale non supera i 10 minuti
- Il top coat è obbligatorio (uffaaa), ma è la ciliegina sulla torta e stando a CND dovrebbe sfruttare la luce naturale (questa sconosciuta) per auto-rinforzarsi
- Costo medio-alto: 16€ per lo smalto, 17€ per il top coat.
- Reperibilità: sito ufficiale e saloni autorizzati
Mi piacerebbe molto comprare un paio di colori passepartout (per davvero!!!), devo solo trovare qualche altra foto della resa del colore più veritiera come quelle di Manuki e… decidermi!
10 giorni per uno smalto è un sogno!! Prima o poi mi comprerò quello che mi hanno provato (Tango Passion?)
Lui,lui!