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Anna Lisa, 6 mesi dopo

Sembra tanto vicino quanto lontano quel giorno di inizio ottobre, ma nessuno ti ha dimenticata, anzi. Da oggi sarai un bellissimo esempio di vita per molte altre persone che magari non hanno avuto la fortuna di “scoprirti” prima che smettessi di soffrire.
Finalmente il tuo tributo è in tutte le librerie, e in qualità di chi ha riletto il tuo blog tantissime volte sarà un onore mettere il tuo libro sul comodino delle persone che amo.

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2 thoughts on “Anna Lisa, 6 mesi dopo

  1. Mi sembra ieri.
    Era mattina presto, stavo cazzeggiando su un forum di alfemminile bevendo il caffè e ho letto un post intitolato: “E’ morta la ragazza con il cancro del blog”. Ho mandato un messaggio subito ad Eka, che non ci credeva neppure lei. 
    Io non ho mai scritto nulla su Anna Lisa perché non me la sono mai sentita, ma quella ragazza è stata capace di entrare nei cuori di tutti noi. Io l’avevo scoperta tramite il blog di Alexa, quando mia zia stava lottando contro la stessa “bestiaccia” e avevo tante domande senza risposta in testa, tanta rabbia e tanta sofferenza dentro. Poi ho trovato lei, le sue parole, e la sua voglia di lottare, di scherzare, che non si è mai spenta. Ha iniziato a diventare un’amica che seguivo in silenzio, e che nel mio anonimato e dietro ad un monitor si stava facendo conoscere svelando il suo cuore. Le sue paure, le sue speranze, i suoi dolori e le sue gioie, i racconti della Mamy, e la sua bellissima e travagliata storia con Qualcuno, non mi hanno più fatto percepire Anna Lisa come un semplice blog, ma come una persona. Quando ho letto della sua morte e scrivevo ad Erika, mi tremavano le mani, e mi sono ritrovata a piangere come una fontana. Da una parte mi sentivo un’ipocrita, per la serie: “Nemmeno la conoscevi” dall’altra…La conoscevo sì. Anna Lisa si è fatta conoscere, e ha fatto conoscere a molte persone una realtà estremamente drammatica e difficile, affrontandola tuttavia sempre con un’autoironia e una forza straordinari.
    Alla fine era stanca. Si vedeva, si sentiva dalle sue parole. Ma quando se ne è andata è sempre stato un pugno nello stomaco, perché tutti sotto sotto speravano nel miracolo. “Può succedere agli altri, ma a lei no. Non a lei.”.
    E invece, è successo, e quella meravigliosa ragazza si è portata via un pezzo di cuore di tutti noi.
    E ora la pianto, che sto frignando ancora.
    Scusa per la prolissità.

    1. Hai descritto tante cose che ho pensato anche io. Con quel desiderio di non reprimere le lacrime, ma sapendo che era una cosa “solo nostra”, che chi non ha seguito non era in grado di capire. In barba a chi pensava “è solo Internet”. Corca, direbbero a Roma.

      Ho comprato il libro, e in prefazione si parla del fatto che Anna Lisa era una che ti tendeva la mano e ti trascinava nel suo mondo senza che ce ne si accorgesse. Non avrei saputo usare parole migliori!

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