Questa mattina, giocando con l’autoradio che aumenta il volume in base al tachimetro, ascoltavo Radio Jukebox (Vuoi accoppiarti ma non puoi permetterti nemmeno una gara di burlesque cinese? Manda un sms a Radio Jukebox, i preservativi li pagano loro!) e ad un certo punto mi sono soffermata sul testo della canzone in onda:
Anche questa è vita: un lavoro che non sopporti ma che devi fare, perché senza uno stipendio sei un difetto sociale…
Mi imbatto regolarmente in chi lavora in nero con la convinzione di guadagnare di più (vienimelo a raccontare quando ti troverò a pianger miseria a La vita in Diretta perchè prendi due lire centesimi di pensione), in chi spende 700€ di aifon ma che gli fa fare la modifica perchè le app da 99 centesimi sono troppo costose (e questo meriterebbe un post a parte) e in chi si lamenta che c’è la crisi e non si trova un impiego, ma nonostante tutto può permettersi più vizi di me che lavoro nella stessa azienda da 3 anni e mezzo.
Chi o cosa a questo punto è il difetto, visto che a quanto pare continuo a non essere in grado di adeguarmi al pensiero di quella che ormai sembra la maggioranza?
Forse perchè hai esempi sbagliati a cui far riferimento…. ti manca forse di conoscere le persone che stanno perdendo il lavoro o che l’hanno già perso e che veramente, ma veramente non possono permettersi di pagare il mutuo della casa o della macchina, o addirittura chi la macchina l’ha dovuta vendere perchè non poteva mantenerla. Ti manca di conoscere il padre di famiglia che a 2 o 3 anni dalla pensione viene scaricato dalla sua “azienda” in fallimento con moglie e 2 figlie adolescenti a carico e che non sa dove sbattere la testa, o l’amica che deve fare le pulizie da alcune famiglie nonostante varie ernie alla schiena, perchè il marito non viene pagato da 6 mesi e piange ogni giorno perchè non sa come andare avanti proprio fisicamente…. potrei farti una miriade di esempi e sono tutte persone che conosco personalmente e nessuna di queste ha un iphone, o compra cose che non può permettersi, non sanno più cosa significa uscire per fare una gita anche di un solo giorno, andare al mare, andare a fare la spesa in un centro commerciale, mangiare una pizza in pizzeria……ne conosco tanti, tantissimi, dalle nostre parti non c’è famiglia che non abbia un componente che abbia perso il lavoro…. e allora ne riparliamo!!!!
Ci mancherebbe altro, non ne rinnego l’esistenza ma come al solito fa più rumore l’albero che cade della foresta che cresce.
Chi ha un dolore da fronteggiare, un disagio VERO, difficilmente mette i manifesti. Solitamente abbassa la testa e spera che il giorno dopo sia migliore, visto che quello attuale è da dimenticare.
Nessuno è in difetto, ma ognuno vive secondo le proprie possibilità, esigenze, gusti e preferenze (a tal proposito, poco fa ho risposto anche nel blog di Ele che trattava un argomento simile).
Io ad esempio ho il Nintendo DS ma non ho mai comprato un gioco originale, neanche di seconda mano.
E se avessi un iphome me lo farei crackare ben bene.
Non è che se hai tot da spendere vuol dire che sei ricco, né se hai tot da spendere hai anche il doppio da aggiungere negli anni seguenti 😉
(Ed io preferirei avere un lavoro in regola non sono per la pensione, ma anche per le certezze. E poi, non è che se lavori in nero ti danno lo stipendio doppio perchè mancano le trattenute… loro risparmiano senza i contributi, ma tu guadagni la stessa cifra!)
Io quando lavoravo in nero da casa guadagnavo 3 volte tanto lavorando la metà e facendomi meno nervoso. Non mi facevo le seghe mentali a spendere 50 euro per un vestito carino, mentre ora sgobbo come una stronza per 4 soldi. A che pro?
Penso al futuro. Vedo un futuro. Il che è un passo avanti rispetto al buco nero in cui ero caduta emotivamente.
Io preferisco pagare 1 dollaro per una app – o dare un’offerta per un ottimo plugin che mi serve per i siti ed il blog- (e relativo sviluppatore, dio sa quanto io li ringrazi ogni volta, mentalmente, per tutto il lavoro che fanno GRATIS o poco più) piuttosto che spenderne 700 euro per avere un prodotto che non ha nulla di così geniale, se non il marketing. Credo di essere consapevole, dicendo questo, grazie al cielo ho un cervello che non mi fa seguire le masse ma il buon senso.
Detto ciò, ho sto vizio di considerare un difetto sociale chi non lavora (non chi ha perso il lavoro dopo decenni e simile, questo voglio chiarirlo, ma chi vive da parassita), ma è solo deformazione professionale. Oppure solo deformazione e basta 🙂
Sai che condivido il tuo pensiero (e anche quello di Erika). Io poi abito nel “ricco nord-est” in cui la stragrande maggioranza delle persone sono benestanti o meglio, fanno di tutto per far vedere alla gente che lo sono, quindi ho esempi di gente che piange miseria con l’iphone in mano sotto gli occhi ogni giorno.. e ogni volta vorrei solo prendere le suddette persone a schiaffoni e portarli a fare un tour delle VERE situazioni di diasagio che esistono oggi, anche a pochi passi da casa loro.
io preferisco pagare 1 euro (o anche 2 o 3 o 4) per un app così come preferisco comprare musica e libri originali. Perché dietro ogni prodotto c’è gente che ci ha lavorato. E che marita di essere pagata anche solo per questo.
ciò detto, di gente che non ha ben chiaro il vero valore delle cose ne è pieno il mondo: se puoi permetterti un suv, uno smartphone, una playstation -e potrei andare avanti anni luce- ma poi ti compri il frigo a rate per me sei un po’ sfigato.
Sul lavoro nero è meglio che non dico niente, che vivo in una regione che si basa al 70% proprio su quello. E adesso, chi ci ha mangiato per una vita intera, sulle spalle di questo sistema vizioso e viziato, sta pre prenderla nei denti e non sai quanto io sia felice di tutto ciò.