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L’anima del commercio è nel commerciale senz’anima

Alzi la mano chi non si è fatto tentare incappandosi in quelli che tecnicamente si chiamano “gruppi d’acquisto”: in principio c’era Citydeal, poi si sono moltiplicati come funghi fino ad avere l’imbarazzo della scelta. Forse troppo.

Tutto ruota intorno al commerciante che si lascia abbindolare da un (presunto) commerciale, che gli propone di svendere i suoi prodotti come forma di pubblicità. Una volta mettevi il cartellone per strada, poi il banner sul sito, adesso c’è il gruppo di acquisto.

Ho letto le peggiori critiche (si alza la voce più per criticare che per tessere lodi) su chiunque, mentre finora la mia esperienza è stata decisamente positiva. Poi incappi in due offerte in una settimana e pensi che il marcio non sia in Groupon, Groupalia o chi per esso… ma in chi tenta di accalappiare clienti ad ogni costo.

Fino a un paio di anni fa (perlomeno su Torino) non c’erano più di due offerte al giorno. Adesso si sfiora, e a volte si supera, la decina. Dall’esterno sembrerebbe che i commerciali sappiano fare un buon lavoro, ma in realtà sembrano della stessa scuola del simpaticone Enel che, a due giorni dal parto, riuscì a farmi firmare un contratto del gas mascherandolo da “consenso all’attivazione della tariffa bioraria dell’elettricità”.

Forse i fornitori dei gruppi d’acquisto dovrebbero pensare a creare un “registro clienti” pubblico più che raccogliere feedback su se stessi, visto che la loro reputazione sta di giorno in giorno peggiorando per appoggiarsi ai commercianti e ai commerciali sbagliati.

Ho trovato, da un anno, la parrucchiera di fiducia tramite Groupon, ma se becco il responsabile di chi ha fatto mettere i buoni sconto da 100€ da Darty di anni potrei ottenere solo anni di reclusione. Il negozio aveva gli scaffali VUOTI, il personale era spaesato e scontroso e non era disposto a prenotare nessun oggetto da acquistare (“quelle cose le fanno al Darty in centro” cit.). E allora come lo spendo un buono in un negozio VUOTO?

Una volta esisteva l’agente di vendita, ora la disoccupazione ha generato un esercito di prostitute della domanda e dell’offerta.

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1 thought on “L’anima del commercio è nel commerciale senz’anima

  1. Io mi sono sempre trovata bene facendo acquisti su Groupon, e non ho mai comprato da Let’s Bonus o da Groupalia, nonostante sia iscritta, perchè non so, ma mi fido meno.

    Ho però imparato a fare qualche chiamata preventiva per accertarmi di come sia l’offerta direttamente dal commerciante, così riesco anche a sentire se si tratta di gente comptente, maleducata e cafona o disponibile e gentile.

    E speriamo che non mi freghi nessuno.

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